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Vendemmia 2024 in Valpolicella: tradizione e innovazione nei vigneti di Sartori di Verona

La vendemmia 2024 nei vigneti di Sartori di Verona si è svolta in un contesto di sfide climatiche e opportunità, confermando ancora una volta la capacità della storica cantina di coniugare tradizione e innovazione per ottenere vini di alta qualità. Situata nel cuore della Valpolicella, una delle zone più vocate al mondo per la produzione di vini rossi di pregio come l’Amarone e il Ripasso, Sartori ha affrontato con professionalità e attenzione ogni fase della raccolta, garantendo un risultato che promette eccellenza e fedeltà al territorio.

Un’annata segnata dal clima: sfide e risposte in vigna

L’anno vitivinicolo 2024 è stato caratterizzato da un andamento climatico particolare, che ha richiesto una gestione attenta e mirata dei vigneti. L’inverno mite ha favorito un buon accumulo di riserve nelle piante, preparando le viti a una ripresa vegetativa vigorosa. Tuttavia, alcuni episodi di freddo intenso verso la fine dell’inverno hanno imposto una sorveglianza costante per proteggere le gemme più delicate.

La primavera, con precipitazioni abbondanti nei mesi di marzo e aprile, ha garantito un apporto idrico fondamentale per la crescita delle piante, ma ha anche aumentato il rischio di malattie fungine come la peronospora. Sartori ha risposto con un approccio sostenibile, adottando trattamenti fitosanitari conformi al regolamento SQNPI e privilegiando prodotti biologici, per tutelare la salute del vigneto e dell’ambiente.

L’estate calda e secca, con temperature sopra la media stagionale e alcune ondate di caldo intenso, ha richiesto interventi di irrigazione mirati e una gestione accurata del fogliame per proteggere i grappoli dal sole diretto. Questo ha permesso di mantenere un buon equilibrio idrico e di preservare la qualità delle uve.

Infine, l’autunno ha offerto condizioni favorevoli per la maturazione, con giornate ancora calde fino a metà settembre e un monitoraggio costante per prevenire muffe e altri problemi, soprattutto nelle varietà tardive. Le piogge arrivate in modo calibrato hanno contribuito a completare la maturazione con un aumento dell’escursione termica giorno-notte, elemento fondamentale per lo sviluppo degli aromi e della complessità.

La gestione professionale del vigneto: la chiave della qualità

Come sottolineato da esperti del settore e confermato dall’esperienza di Sartori di Verona, la vendemmia 2024 sarà di alta qualità solo per chi ha saputo gestire il vigneto con competenza e professionalità. In un contesto di cambiamenti climatici sempre più evidenti, non c’è spazio per l’improvvisazione. La profonda conoscenza del proprio territorio e delle caratteristiche di ogni singolo vigneto è stata fondamentale per intervenire tempestivamente e prevenire criticità.

In particolare, Sartori ha adottato strategie precise di potatura, diradamento e gestione del fogliame, per garantire una esposizione ottimale dei grappoli e una ventilazione efficace. La selezione delle uve in fase di raccolta è stata rigorosa, con particolare attenzione alle varietà destinate all’Amarone, dove la qualità delle uve appassite è cruciale.

La raccolta: un momento di passione e precisione

La vendemmia è il momento culminante di un anno di lavoro e Sartori di Verona ha affrontato questa fase con grande attenzione ai dettagli. La raccolta manuale delle uve, effettuata nei tempi ottimali di maturazione, ha permesso di preservare l’integrità del grappolo e di selezionare solo le migliori bacche.

Per l’Amarone, le uve sono state raccolte e poste ad appassire in fruttaio per circa 90 giorni, un processo che concentra zuccheri e aromi, dando vita a un vino strutturato e complesso. Le uve destinate al Ripasso e al Valpolicella Classico sono state raccolte con tempistiche calibrate per mantenere freschezza ed equilibrio.

Prime impressioni sulla qualità dell’annata

Le prime vinificazioni e le analisi effettuate in cantina indicano una vendemmia 2024 promettente, con uve di ottima qualità e caratteristiche organolettiche molto interessanti. Le gradazioni alcoliche sono elevate ma equilibrate dalla buona acidità, mentre il colore e la ricchezza aromatica preannunciano vini intensi e longevi.

In particolare, la maturazione omogenea e la corretta gestione del vigneto hanno permesso di ottenere grappoli con un buon peso medio, senza eccessi produttivi che avrebbero potuto compromettere la qualità. Questo è un segnale positivo per una vendemmia che punta a coniugare quantità e qualità.

Innovazione e sostenibilità: valori fondanti di Sartori

Sartori di Verona continua a investire in tecnologie innovative e pratiche sostenibili per migliorare la qualità delle uve e ridurre l’impatto ambientale. L’adozione di sistemi di monitoraggio climatico e di precisione in vigneto permette di intervenire in modo mirato, ottimizzando l’uso delle risorse e prevenendo malattie.

La cantina segue con attenzione le certificazioni di sostenibilità e promuove una viticoltura rispettosa del territorio, che valorizza le caratteristiche uniche della Valpolicella e contribuisce a preservarne la biodiversità.

Il valore del territorio e della tradizione Sartori

La vendemmia 2024 è anche un’occasione per celebrare la storia e la tradizione di Sartori di Verona, una realtà che da oltre 125 anni interpreta con passione il territorio veronese. La famiglia Sartori ha saputo coniugare il rispetto per la tradizione con un approccio innovativo, mantenendo sempre al centro la qualità e l’autenticità dei propri vini.

I vigneti, situati nelle zone più vocate della Valpolicella, sono il cuore pulsante di questa filosofia, dove ogni grappolo racconta una storia di cura, dedizione e amore per la terra.

Prospettive per il mercato e i consumatori

La vendemmia 2024 si inserisce in un contesto di crescita per il settore vitivinicolo veneto, con un aumento della produzione e dell’occupazione. Sartori di Verona guarda con ottimismo al futuro, puntando a consolidare la propria presenza nei mercati internazionali e a rispondere alle nuove esigenze dei consumatori, sempre più attenti a vini di qualità, sostenibili e rappresentativi del territorio.

L’attenzione verso vini più freschi e leggeri, come il Valpolicella Classico, si affianca alla valorizzazione dei grandi rossi come l’Amarone, per offrire una gamma completa e versatile.

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